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Fondo nuove competenze: pubblicato il nuovo avviso

A partire dal 13 dicembre sarà possibile aderire al nuovo avviso pubblico del Fondo nuovo competenze. I contributi sono destinati a sostenere economicamente i datori di lavoro del settore privato che destinano parte dell'orario di lavoro alla formazione dei propri dipendenti. 

Pubblicato il nuovo avviso pubblico del Fondo nuovo competenze che presenta una disponibilità finanziaria di 1 miliardo di euro a valere su risorse ReactEU, confluite nel Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon Spao).

Fondo Nuove Competenze è un fondo pubblico i cui contributi sono destinati a sostenere economicamente i datori di lavoro del settore privato che destinano parte dell’orario di lavoro alla formazione dei propri dipendenti.

Rispetto alla precedente edizione del Fondo, sono due le principali novità:

  • la prima è che gli interventi saranno rivolti quasi integralmente a sostenere le imprese e i lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica
  • la seconda riguarda il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi. I Fondi devono manifestare il proprio interesse a partecipare, finanziando i progetti formativi dei datori di lavoro aderenti, entro il 3 dicembre.

Possono presentare istanza di ammissione ai contributi tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica (le società a controllo pubblico, nonché le altre società partecipate direttamente da amministrazioni pubbliche o da società a controllo pubblico) in possesso dei seguenti requisiti:

  • devono sottoscrivere entro il 31 dicembre 2022 accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori negli ambiti indicati nell'avviso da realizzarsi anche nel corso dell’annualità 2023
  • devono essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (verifica DURC)
  • non devono trovarsi in condizione di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in procedimenti finalizzati alla dichiarazione di una di tali situazioni
  • non devono avere contenziosi giudiziali o stragiudiziali con ANPAL riguardanti contributi pubblici.

L’accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro deve prevedere:

  • 1) il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
  • 2) il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo, considerato che il limite minimo delle ore per ogni lavoratore è di 40 mentre il limite massimo è pari a 200;
  • 3) il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza;
  • 4) i processi in funzione dei quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica, individuati tra i seguenti:
    • a) innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
    • b) innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
    • c) innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
    • d) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
    • e) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
    • f) promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale;

La formazione dovrà essere erogata:

  • Enti accreditati a livello nazionale o regionale, ovvero altri soggetti anche privati, che per statuto o istituzionalmente, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari anche regionali, svolgono attività di formazione 
  • Università statali e non statali legalmente riconosciute, gli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado
  • Centri per l’Istruzione per gli Adulti-CPIA
  • Istituti Tecnici Superiori (ITS)
  • Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione, anche in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali. 

Il datore di lavoro che presenta istanza di ammissione a contributo non potrà essere soggetto erogatore della formazione.

L’avviso Fondo Nuove Competenze prevede inoltre la possibilità che l’azienda presenti una istanza congiuntamente ad un Fondo Interprofessionale, in questo modo è possibile quindi finanziare sia il costo orario dei lavoratori sia il costo del docente.

Il Fondo Nuove Competenze finanzia:

  • il 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo)
  • il 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard. È prevista una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%. Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro. Il datore di lavoro ammesso a contributo potrà richiedere un’anticipazione nel limite del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.

I Fondi Interprofessionali finanziano il costo della docenza.

La gestione e l’istruttoria delle istanze sarà effettuata da Anpal, con il supporto di AnpalServizi e con la collaborazione dell’Inps per le verifiche e le erogazioni finanziarie. 

L'istanza dovrà essere inoltrata dal legale rappresentante o suo delegato tramite l’accesso con SPID, CIE o CNS alla piattaforma informatica dedicata MyANPAL a partire dal giorno 13 dicembre 2022 dalle ore 11e fino al 28 febbraio 2023.

Il datore di lavoro dovrà indicare, nell’istanza di ammissione a contributo, il Fondo Paritetico Interprofessionale al quale aderisce. Nel caso in cui il progetto formativo coinvolga categorie di lavoratori (dirigenti e non) per i quali il datore di lavoro aderisca a più Fondi, lo stesso dovrà presentare una sola istanza contenente un progetto per ogni Fondo a cui aderisce. 

 

Fonte: D.C.S. 10 novembre 2022, Decreto interministeriale del 22 settembre 2022

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