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Stipendio medio in Italia: fermo da 30 anni

3 consigli di Felipe Orrego (CEO di Investitore Efficace) per rispondere alla Stagnazione Salariale

In un'epoca in cui gli stipendi in Italia hanno visto un incremento di solo l'1% dal 1991, rispetto al 32,5% nell'area OCSE, la necessità di una robusta educazione finanziaria diventa cruciale.

Un recente studio della Banca d’Italia evidenzia che solo il 30% degli italiani possiede una conoscenza adeguata in economia domestica, ben sotto la media OCSE del 62%. In questo contesto, Investitore Efficace si posiziona come un leader nel settore dell'educazione finanziaria digitale e della consulenza, offrendo corsi che hanno già radicalmente migliorato la vita finanziaria di centinaia di persone.

“È vero che gli stipendi sono fermi ed il costo della vita aumenta anno dopo anno. Allo stesso tempo l’Italia detiene a livello patrimoniale una delle ricchezze private più grandi (e peggio allocate) al mondo: miliardi di euro sono parcheggiati nei conti correnti, altrettanti sono investiti in fondi bancari o polizze assicurative inefficienti, ancora di più sono allocati in immobili infruttiferi”, afferma Orrego.

Orrego dichiara che ci sono delle soluzioni, nonostante il salario medio in Italia sia fermo da 30 anni.

Il primo consiglio per combattere gli effetti negativi della stagnazione salariale è quello di evitare eccessiva liquidità ferma nel conto corrente bancario.

Le famiglie italiane avevano circa €1.149 miliardi parcheggiati nei conti correnti a marzo 2023 (report FABI, Federazione Autonoma Bancari Italiani), mentre l'inflazione nel 2023 si attesta sul +5,7% secondo dati ISTAT.

Orrego incoraggia i risparmiatori italiani a cercare consulenza finanziaria indipendente per calcolare esattamente quanta liquidità detenere nel conto corrente: "Definire la quantità giusta di liquidità da detenere nei conti correnti ed investire efficacemente la parte restante permette di limitare la perdita di potere d’acquisto causata dall’aumento continuo dei prezzi”.

Il secondo consiglio riguarda l’allocazione patrimoniale, in particolare, dal punto di vista immobiliare: attenzione al valore futuro degli immobili.

Le famiglie italiane possiedono immobili abitativi per un valore di circa €6.000 miliardi secondo il rapporto di Banca d’Italia “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia”.

Inoltre, secondo previsioni dell'ISTAT, si stima che la popolazione italiana passerà da 59 milioni a 46 milioni nel 2080. Questa diminuzione riflette tendenze demografiche come l'invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite.

Felipe Orrego ci invita a ragionare: “La combinazione di popolazione italiana in costante diminuzione e redditi stagnanti rende il mercato immobiliare italiano una bomba ad orologeria nel lungo termine. In altre parole, i figli degli attuali proprietari di immobili a chi venderanno le case ereditate (e a quale prezzo)? - e ci esorta: “Dobbiamo fare attenzione ad avere una grande parte del nostro patrimonio allocata in immobili che sono destinati a perdere di valore nel tempo”.

Il terzo ed ultimo consiglio di Orrego che permetterebbe agli investitori italiani di combattere i problemi causati dalla stagnazione dei salari riguarda gli strumenti finanziari da utilizzare (e quelli da evitare).

Secondo il rapporto “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia” di Banca d’Italia, le famiglie italiane avevano oltre €767 miliardi investiti in fondi comuni e oltre €1.210 miliardi in polizze assicurative nel 2021.

Orrego commenta: “È davvero un peccato che - per abitudine e mancanza di informazioni - gli investitori italiani diano fiducia cieca a promotori bancari e assicurativi che in pieno conflitto d’interessi piazzano loro fondi attivi e polizze assicurative emessi dalla propria mandante. I costi di gestione (spesso nascosti) di questi strumenti sono eccessivi e in oltre il 90% delle nostre analisi di portafoglio riusciamo più che a dimezzare i costi. Il risultato è che i nostri clienti guadagnano di più in modo certo grazie all’eliminazione di queste eccessive commissioni”.

Il percorso di formazione e consulenza finanziaria “Investitore Efficace" emerge come una risposta concreta e innovativa al problema della stagnazione salariale in Italia, offrendo speranza e opportunità a chi è pronto a intraprendere un percorso di trasformazione nel mondo della finanza personale.

La filosofia della sua azienda si basa su un’etica incrollabile che ogni collaboratore rispetta.

I clienti di Investitore Efficace vengono prima formati sulle basi di ogni ambito della finanza personale (gestione economica, assicurativa, patrimoniale, previdenziale e finanziaria) e solo dopo mettono in atto il piano più sicuro ed efficace per raggiungere i risultati desiderati affiancati da un consulente finanziario indipendente.

 

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