Agevolazioni a favore delle imprese giovanili: stop alle domande
Raggiunto il pieno utilizzo delle risorse regionali disponibili per l’erogazione dei contributi a valere sul Fondo di Rotazione per l’Imprenditoria Giovanile.
E' sospeso l’accesso per la presentazione di nuove domande sul Fondo di Rotazione per l’Imprenditoria Giovanile di cui alla L.R. 24 dicembre 1999, n. 57. L’eventuale riavvio dell’operatività del Fondo verrà tempestivamente comunicato.
Possono accedere al sostegno le PMI appartenenti ai settori industriale, artigiano, turistico, commerciale e di servizi, iscritte ai pubblici registri pertinenti, finanziariamente ed economicamente sane, in possesso delle seguenti caratteristiche di impresa giovanile:
- imprese individuali di cui sono titolari persone di età compresa tra i 18 ed i 35 anni compiuti;
- società, anche di tipo cooperativo, i cui soci siano per almeno il 60% persone di età compresa tra i 18 ed i 35 anni compiuti ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno due terzi da persone di età compresa tra i 18 ed i 35 anni compiuti
Tali requisiti devono sussistere alla data della domanda di ammissione alle agevolazioni e devono permanere nei primi cinque anni dalla data di ammissione alle agevolazioni e comunque per tutta la durata dell'operazione agevolata, se superiore, a pena di revoca.
Possono essere ammesse alle agevolazioni le PMI già attive e quelle che intendono attivarsi nel territorio della Regione del Veneto. Queste ultime dovranno risultare attive al momento della richiesta di erogazione dell'operazione agevolata concessa.
Le aziende beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o avere procedimenti concorsuali in corso. Non sono inoltre ammesse domande presentate da imprese in difficoltà.
Le iniziative ammissibili all'intervento del Fondo, devono riguardare investimenti aziendali da avviare in data successiva alla presentazione della domanda e da realizzare entro 12 mesi dalla data di ammissione all'agevolazione.
Tutti i costi devono avere carattere pluriennale (costi ammortizzabili) e possono essere riconducibili alle seguenti categorie:
- investimenti immobiliari:
- acquisto, ristrutturazione, rinnovo, trasformazione, ampliamento ed adeguamento dei locali adibiti o da adibire all'esercizio dell'attività;
- acquisto di terreni edificabili funzionali alla realizzazione di interventi di ampliamento degli immobili in cui è esercitata l'attività
- investimenti mobiliari:
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e hardware, arredi;
- realizzazione/adeguamento di impianti tecnologici;
- acquisto di automezzi targati ad esclusivo uso aziendale;
- immobilizzazioni immateriali:
- spese connesse a registrazione e acquisto di diritti di brevetto, sviluppo e acquisto di licenze software, riconoscimento di marchi di prodotto, acquisizione di know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
- spese tecniche (nel limite del 10% dell'investimento totale ammissibili):di direzione lavori, studi, progettazioni, consulenze esterne connesse con il programma di investimenti, finalizzate anche ad iniziative commerciali, di promozione e per l'ottenimento di certificazioni di qualità.
Sono anche ammissibili le spese relative all'acquisto di azienda o di ramo d'azienda da soggetti terzi, rappresentate da attrezzature e beni aziendali il cui valore risulti in modo analitico dall'inventario dei beni ceduti, parte integrante dell'atto di cessione di azienda.
Sono ammissibili solo spese riguardanti investimenti completi (non sono ammissibili fatture in acconto se non accompagnate da fattura di saldo relative) e dotati di autonomia funzionale
L'agevolazione, concessa a titolo di de minimis, copre il 100% delle spese ammissibili con un minimo di 20.000 euro ed un massimo di 100.000 euro ed è costituita da un finanziamento agevolato associato ad un contributo a fondo perduto nelle seguenti misure:
- contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 15% del costo dell'iniziativa ammesso e realizzato;
- finanziamento agevolato (co-finanziamento) per un importo pari all'85% dell'investimento ammissibile, a sua volta composto da una doppia provvista:
- una quota "pubblica" messa a disposizione da Veneto Sviluppo a tasso zero, fino al 50% dell'operazione finanziabile;
- una quota "privata" dalla banca (o dalla società di leasing) ad un tasso di convenzione, per il rimanente importo.
La durata del finanziamento varia a seconda dell'investimento sottostante all'agevolazione:
- operazioni "miste" (investimenti immobiliari + spese tecniche + altri investimenti): da 36 a 84 mesi;
- operazioni "dotazionali" (altri investimenti esclusi investimenti immobiliari): da 36 a 60 mesi.
I finanziamenti possono comprendere un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi.
La domanda va presentata a Veneto Sviluppo per il tramite delle Banche convenzionate con la Finanziaria Regionale o, in alternativa, per il tramite di una Cooperativa di Garanzia, di un Consorzio Fidi o di un Ufficio (Provinciale, Interprovinciale o Regionale) di un'Associazione di Categoria. La domanda presentata per il tramite di un Consorzio Fidi dovrà essere completa di copia di delibera della banca prescelta.
Le domande sono istruite "a sportello" in base all'ordine cronologico di presentazione.
L'erogazione del finanziamento sarà effettuata a consuntivo, a fronte della presentazione della documentazione comprovante la realizzazione degli investimenti.
Fonte: Delib.G.R. 3 dicembre 2013, n. 2216, Regione Veneto, B.U.R. 24 dicembre 2013, n. 113