L'articolo è stato letto 4004 volte
Nazionale • Italia

facebook
twitter
0
linkedin share button

Infortuni sul lavoro: nasce il Registro Nazionale della Sicurezza

Importante passo in avanti nella lotta agli infortuni sul lavoro. Un progetto innovativo e di cui si sentirà molto parlare nel mondo del lavoro.

Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro diventa sempre di più anche una vera e propria questione sociale che impone scelte decise e coraggiose per contrastare un fenomeno negativo che fa registrare ogni giorno una media di 3 decessi sul lavoro, una vera e propria assurda ed inaccettabile strage quotidiana.

Gli ultimi dati diffusi dall'Inail relativi alle denunce di infortuni sul lavoro nel 2021 ci dicono che sono oltre 555mila gli infortuni segnalati allIstituto, di cui 1.221 denunce di morti sul lavoro. Gli infortuni sul lavoro, non incidono negativamente soltanto sui malcapitati e sulle impere dove si è consumata la tragedia, ma sono anche un costo economico e sociale per la società̀.

Per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro serve una nuova cultura, un nuovo approccio ai temi della sicurezza, per garantire lavoratori e mondo del lavoro in generale. Da più parti si chiede di intensificare i controlli soprattutto nei settori più esposti al rischio infortuni, creando anche le condizioni per monitorare gli adempimenti obbligatori per legge e verificare la loro giusta esecuzione.

Da anni attivo nel campo della prevenzione contro gli infortuni sul lavoro, GianPaolo Venezia, il Presidente della Federazione dei Professionisti, associazione riconosciuta dal Ministero dello sviluppo Economico, ha dato vita ad un progetto innovativo e di cui si sentirà molto parlare nel mondo del lavoro. La realizzazione del REGISTRO NAZIONALE DELLA SICUREZZA”, un registro digitale, veritiero e accessibile a tutti.

Lo scopo finale del progetto di Venezia è quello di digitalizzare le informazioni relative all'81/08 da parte dellaziende, mettendo in campo un pratico e semplice strumento di analisi e certificazione  finalizzato a tutelare i lavoratori. In altre parole uno strumento che da una parte certifica il rispetto della normativa da parte delle imprese mettendole al riparo da eventuali sanzioni, mentre dall'altro offre ai lavoratori la conoscenza, da un punto di vista del rispetto e osservazione di quanto previsto dall’81/08, dell’azienda nella quale si trova ad operare. La Federazione dei Professionisti ha condiviso la realizzazione del Registro con varie associazioni di rappresentanza datoriali e dei lavoratori. Dopo aver effettuato l'iscrizione al Registro Nazionale della Sicurezza le Aziende sono oggetto di verifiche sugli adempimenti realizzati e solo in caso di esito positivo viene rilasciato un certificato di sicurezza accreditato, emesso da un Ente di certificazione, ad attestarne l’idoneità.  Lanalisi ha lo scopo di valutare lo stato di salute ” dell'azienda in materia di sicurezza, ed ha tre livelli: Non conforme - Non conforme per mancanza documenti – Conforme. "Si è sentita forte l’esigenza di realizzare il Registro Nazionale della Sicurezza - spiega Venezia - perché troppo spesso le certificazioni rilasciate dai consulenti contengono errori che espongono l'impresa a pesanti responsabilità. A questo aggiungiamo che la non sempre adeguata preparazione di alcuni consulenti può essere una delle motivazioni per cui poi avvengono infortuni che si sarebbero facilmente potuto evitare". Una vera e propria banca dati dunque, che fotografa l'adempimento o meno delle normative in materia di prevenzione degli incidenti sul posto di lavoro da parte dell'azienda,  ed allo stesso tempo mette da una parte l’imprenditore al riparo da eventuali responsabilità, e dall’altra garantisce ai lavoratori la tutela della salute della sicurezza.

I punti di forza dell'iscrizione al Registro Nazionale sono il vantaggio competitivo, il dimostrare di adempiere pienamente al Dlgs 81/08,  la sicurezza per i lavoratori di essere tutelati nel luogo di lavoro. "Per la realizzazione del nostro progetto”, continua il Presidente Gianpaolo Venezia, "abbiamo previsto, con un Ente di Certificazione delle linee guida che stabiliscono i criteri da seguire. Avere la propria Azienda iscritta nel registro da al datore di lavoro una attestazione, grazie a verifiche periodiche del rispetto della legge 81 del 2008, del rispetto della normativa. Laddove le aziende non dovessero comunicare gli adempimenti richiesti, o non fossero capaci di dimostrare di aver effettivamente svolto le attività prescritte, scatta l'allerta e l’impresa viene inserita nella black list fin quando non dimostri nuovamente il rispetto delle prescrizioni date.

Il nostro orgoglio è quello di aver realizzato uno strumento che rappresenta sia una garanzia per l'imprenditore sano che rispetta le regole, sia per il lavoratore che sa di prestare la sua opera all’interno di una realtà produttiva rispettosa del lavoro, delle regole e dei lavoratori. "Siamo perfettamente in linea”, conclude Venezia, "con quanto sta mettendo in campo il Paese con una serie di interventi, a partire dal decreto di ottobre 2021, che prevedono la sospensione dell'impresa in cui vengono accertate gravi violazioni materia di tutela della salute della sicurezza del lavoro, nonché  il potenziamento del sistema della banca dati dell'Inail, che è il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro.

 

2021 Copyright © - Riproduzione riservata
I contenuti sono di proprieta' di FFA Eventi e Comunicazione s.r.l. - PI: 05713861218
Vietato riprodurli senza autorizzazione
Utilizzando il sito Web di Economia News, l’utente accetta le politiche relative ai cookie.
Continua