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Regime di Patent box, chiarimenti

In una circolare le risposte a professionisti e associazioni con specifico riferimento a definizione dei beni immateriali agevolabili, i metodi di calcolo dell’agevolazione, la determinazione del reddito agevolabile e l’oggetto dell’accordo preventivo.

Agenzia delle Entrate e Mise rispondono ai quesiti posti dalle associazioni di categoria sul Patent box, l'agevolazione per i redditi derivanti dall'utilizzo di software, disegni e modelli, brevetti industriali, marchi e know-how introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 e successivamente modificata dal Dl n. 3/2015 e dalla Legge di Stabilità 2016. Nella circolare n. 11/E di oggi, redatta in collaborazione con il Mise, l'Agenzia chiarisce i dubbi sollevati dalle associazioni di categoria e dai professionisti ed illustra le principali caratteristiche del regime. Tra gli aspetti presi in esame dalle Entrate nel documento di prassi rientrano la definizione dei beni immateriali agevolabili, i metodi di calcolo dell'agevolazione, la determinazione del reddito agevolabile e l'oggetto dell'accordo preventivo. Tutti gli step per il calcolo dell'agevolazione – Il Patent box consiste in una variazione in diminuzione da operare ai fini Irpef o Ires, nonché ai fini Irap. L'Agenzia ricorda che i passi da seguire per determinare l'agevolazione spettante sono i seguenti: individuare il reddito agevolabile derivante dall'utilizzo diretto o indiretto del bene immateriale; calcolare il nexus ratio, dato dal rapporto tra i costi qualificati e i costi complessivi; effettuare

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