Sviluppo montagna, 1,7 milioni per il decollo di start up innovative
Un premio di 15mila euro per promuovere la nascita di imprese non agricole. Caselli: “Offriamo l’aiuto del Psr per creare nuova occupazione in aree a rischio di abbandono"
Un premio di 15mila euro per promuovere la nascita di imprese non agricole. Caselli: "Offriamo l'aiuto del Psr per creare nuova occupazione in aree a rischio di abbandono" Dallo sviluppo di nuove tecnologie per l'uso sostenibile delle risorse naturali, alla produzione di energie rinnovabili ad alto grado di efficienza; dall'impiego dei droni per la rilevazione delle superfici boschive, alla messa a punto di sistemi automatici finalizzati al risparmio energetico per il controllo di impianti e macchinari. E ancora: dalla colorazione dei tessuti con sostanze naturali, all'apertura di laboratori artigianali per la trasformazione dei prodotti della montagna. Sono soltanto alcuni esempi di idee e progetti che potrebbero presto concretizzarsi in un vero e proprio percorso d'impresa grazie ad un bando del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 approvato dalla Giunta regionale (delibera n. 1147/2017) che stanzia quasi 1,7 milioni di euro per incentivare la nascita di start up ad alto tasso di innovazione nelle aree rurali dell'Emilia-Romagna in ritardo di sviluppo. Si tratta delle cosiddette zone D del territorio regionale, che abbracciano l'intera fascia appenninica di montagna, da Piacenza a Rimini, per un totale di 103 Comuni interessati. Obiettivi e scadenze L'intervento,