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Insieme per la ripresa: FondItalia vero alleato per le imprese e i lavoratori

Stop al cofinanziamento delle imprese. Le imprese potranno garantire la formazione ai propri dipendenti senza apporto di risorse proprie. FondItalia intende così dare risposte immediate ed adeguate per contrastare questo momento di grave crisi per il sistema produttivo italiano. Oggi è determinante creare le condizioni per affrontare il cambiamento e garantire competitività e livelli occupazionali attraverso la formazione e l’accrescimento di nuove competenze dei lavoratori.

Aumento della dotazione economica fino a 12,5 milioni di europer la formazione alle impresee abolizione dell’apporto proprio per le imprese che optino o abbiamo optato per gli aiuti di importanza minore: sono queste le principali azioni messe attualmente in campo da FondItalia, il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua, per sostenere la formazione dei lavoratori in questo particolare momento di crisi post Covid per le imprese.

Oltre ad aumentare la dotazione economica dell’Avviso, riservandosi di incrementare le risorse disponibili appena se ne presenti l‘opportunità, il CdA del Fondo ha esteso l’abolizione dell’apporto proprio,  che sarà quindi pari allo 0% del finanziamento richiesto, per le imprese che optino o che abbiano optato per aiuti di importanza minore “De minimis”,  per i Progetti formativi presentati al V Sportello dell’Avviso FEMI 2020.01 e per tutti quei Progetti che risultino approvati dal Fondo alla data del 25.03.2020 e per i quali si possa attestare che i dipendenti dell’impresa beneficiaria si trovino nella condizione di sospensione del rapporto lavorativo all’atto dello svolgimento delle attività formative.

“I dati nazionali ci dicono che oltre un terzo delle imprese italiane è alle prese con problemi economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza. Si tratta soprattutto di micro e piccole imprese, ma anche le medio – grandi non sono esenti da ripercussioni– ha dichiarato Francesco Franco, Presidente di FondItalia.

“La politica del nostro Fondo, in questo momento, è quella di promuovere con ancora più forza una formazione che vada oltre l’obbligo di legge e che consenta di rafforzare gli elementi chiave alla base di un potenziale vantaggio competitivo del nostro sistema produttivo, formando il personale per lavorare secondo nuovi modelli organizzativi che si vanno via via affermando”.

“In questa particolare fase, ci sono di grande aiuto le attività di ricerca in capo all’Osservatorio sulle trasformazioni del lavoro e della formazione continua, promosso da FondItalia in collaborazione con l’Associazione Economics and Labour (Ecolab), costituita dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Università di Salerno” – ha aggiunto Egidio Sangue, Direttore FondItalia.

“Ora più che mai è fondamentale adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze dell’economia e della società e avvicinare la ricerca al mondo delle imprese, sottolineando quanto sia importante avviare degli studi che consentano di far emergere quale formazione, oltre alla tradizionale, possa essere utile per consentire alle imprese di rimanere competitive, assicurando il mantenimento degli attuali livelli occupazionali,  e quanto sia fondamentale animare le reti di impresa affinché sostengano la realizzazione di progetti formativi ad alto impatto innovativo”.

 

Fonte: FondItalia

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