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Preferire un lavoro freelance al posto fisso: quali sono i vantaggi?

Regime forfettario per le partite IVA e startup. Requisiti e condizioni d'accesso alla flat tax del 15% e del 5% per chi avvia una nuova attività.

Lavorare in piena autonomia è una prerogativa sempre più comune tra i giovani di età compresa tra i venti e i trentacinque anni. Non a caso, secondo gli esperti, la tendenza a preferire un’attività “in proprio”, rigettando l’ideale – ormai superato – del “posto fisso”, è destinata a perdurare sia nei prossimi anni, sia sul lungo termine.

Del resto, i vantaggi del lavoro freelance sono indiscussi: oltre ad una maggiore libertà a livello di orari, tempistiche ed organizzazione delle attività giornaliere, a giocare un ruolo determinante è, soprattutto, la possibilità di realizzare i propri desideri, scegliendo come, dove e con chi collaborare, senza imposizioni dall’alto.

A favorire la “migrazione” di tanti ragazzi e ragazze verso un nuovo modo di concepire il lavoro, comunque, è stata anche l’introduzione di regole più morbide in fatto di tassazione, contabilità ed obblighi fiscali. Da alcuni anni, infatti, l’iter per avviare una piccola impresa o uno studio professionale è ben più rapido e low cost.

Non soltanto l’attivazione, ma anche il successivo mantenimento della Partita IVA non costituisce più un problema insormontabile. Basti pensare che, per chi svolge un’attività freelance, così come per chi gestisce un laboratorio artigianale o un negozio, esistono agevolazioni ad hoc che riducono al minimo il carico fiscale.

Il regime forfettario: tassazione al 15%

Di quali agevolazioni stiamo parlando? Innanzitutto del regime forfettario, entrato in vigore nel 2016 e poi modificato nel 2019, con l’innalzamento del limite annuo per i ricavi e i compensi da 30.000 a 65.000 € e l’abolizione dei vincoli relativi all’acquisto di beni strumentali ed alle spese per il pagamento di impiegati e collaboratori.

Nonostante la reintroduzione di quest’ultimo requisito (ma con una soglia meno ristretta, attualmente fissata a 20.000 €) e l’aggiunta di un nuovo limite inerente ai redditi da lavoro dipendente, o assimilati come le pensioni, pari a 30.000 € annui, il regime forfettario resta, ad oggi, l’opzione più adatta per lanciare il proprio business.

Dunque, quali caratteristiche hanno contribuito a trasformare il forfettario in un’attrattiva per giovani imprenditori e professionisti? In primo luogo, la sua tassazione: se l’aliquota Irpef più bassa parte dal 23%, l’imposta sostitutiva applicata ai redditi dei forfettari si assesta al 15% o, in certi casi, addirittura al 5% per 5 anni.

Tra l’altro, l’aliquota al 15% o al 5% non si calcola sulla totalità delle fatture incassate durante l’anno, bensì su quello che, tecnicamente, viene chiamato “reddito imponibile”. Ovvero su una parte del fatturato incassato, ottenuta mediante la deduzione delle spese e dei contributi previdenziali versati nello stesso periodo.

Per cui, su un ipotetico incasso di 20.000 €, il reddito imponibile di un professionista equivale al 78% (15.600 €) meno i contributi (es. 2.000 €), ovvero 13.600 €. Invece, per un artigiano, la quota è 67% (14.400 €) meno i contributi (es. 4.000 €), ossia 10.400 €.

La percentuale, detta coefficiente di redditività, dipende dal Codice ATECO in uso, che dunque va selezionato attentamente, meglio se con l’aiuto di un esperto.

Gestire attività e adempimenti online

La Rete ha permesso a migliaia di Partite IVA di intrattenere rapporti con l’estero, abbattendo il problema delle distanze e le difficoltà sia linguistiche che culturali.

Lavorare online, infatti, è un’ottima opportunità per allargare gli orizzonti e cercare clienti al di là dei confini nazionali. O, ancora, per partecipare a progetti stimolanti, incrementare le vendite, fare esperienze diverse dal solito, apprendere skills utili per la crescita umana e professionale, confrontarsi con realtà innovative e poco note.

Non dimentichiamo, inoltre, che promuovere i prodotti e i servizi offerti su Internet può portare a grandi risultati, anche con un budget di partenza limitato. Grazie ad un uso intelligente dei social, a delle campagne di marketing ben studiate e ad una comunicazione “creativa”, è possibile incrociare utenti potenzialmente interessati e far sì che diventino clienti affezionati alla tua azienda o al tuo brand.

Parallelamente, sul web si trovano anche strumenti dedicati ai giovani freelancer, a chi non possiede una sede stabile, agli imprenditori ambiziosi che vogliono incanalare al meglio le proprie risorse, a chi lavora in un settore digitale.

Oltre ad una gamma di app e tool per le più disparate esigenze, vi sono anche strumenti destinati a cambiare la gestione degli aspetti relativi al fisco.

A tal proposito, una delle novità più interessanti è il commercialista online, ovvero un servizio che ingloba tutte le prestazioni di uno studio “convenzionale” e, al contempo, permette di risparmiare sui costi di apertura e mantenimento della Partita IVA.

Crescere e migliorare in autonomia

Se, in passato, l’idea del posto fisso faceva il paio con quella di sicurezza e stabilità, specie a livello economico, oggi gli aspetti considerati “essenziali” sono ben differenti.

La vita da freelancer è ricca di novità, uno spazio aperto nel quale è il lavoratore stesso a ricoprire un ruolo da protagonista. Ciò vale, in particolare, per quei settori ancora in divenire, come il marketing digitale o le nuove tecnologie, dove ciascun professionista o imprenditore può trovare terreno fertile per le sue intuizioni.

Se a questo si aggiunge la possibilità di gestire i rapporti con la clientela, stabilire il giusto compenso per il proprio lavoro ed organizzare il tempo in relazione alle esigenze personali e della famiglia, ecco che aumentano le ragioni per lasciare un impiego poco soddisfacente e tentare una strada completamente diversa.

Difatti, soppesando i punti di forza di una carriera freelance e gli eventuali rischi da tenere pur sempre in conto, in tanti hanno deciso consapevolmente di sfidare le vecchie convenzioni ed avventurarsi in un percorso meno prestabilito.

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