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Riconversione e riqualificazione industriale, Venafro Campochiaro-Bojano: riapertura sportello

Stabiliti i termini di accesso dell'intervento finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni appartenenti all'area di crisi industriale complessa di VenafroCampochiaro-Bojano e dell'indotto.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato quasi 9 milioni di euro per finanziare progetti imprenditoriali finalizzati alla riconversione e riqualificazione dell'area di crisi industriale di Venafro, Bojano, Campochiaro in Molise.

Il secondo avviso, approvato con circolare direttoriale 4 luglio 2023 n. 2075, secondo quanto previsto dall’accordo di programma del 2017 e dalla Legge 181/89, intende rafforzare il tessuto produttivo locale, salvaguardare i livelli occupazionali e sostenere programmi di sviluppo.

Ricordiamo che con la circolare direttoriale 15 settembre 2017, n. 114766, è stato pubblicato il primo avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa “Venafro – Campochiaro - Bojano e aree dell’indotto” tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989. In considerazione degli esiti delle istruttorie effettuate da Invitalia, si è rilevata una disponibilità residua di risorse finanziarie che vengono quindi destinate alla dotazione di un nuovo avviso.

67 comuni molisani delle province di Campobasso e Isernia interessati dal bando sono:

  • in provincia di Campobasso: Baranello, Bojano, Bonefro, Busso, Campobasso, Campochiaro, Casacalenda, Casalciprano, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Civitacampomarano, Colle d’Anchise, Colletorto, Guardiaregia, Lucito, Mafalda, Matrice, Mirabello Sannitico, Montefalcone nel Sannio, Pietracatella, Ripalimosani, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sant’Elia a Pianisi, Santa Croce di Magliano, Sepino, Spinete, Torella del Sannio, Trivento, Tufara, Vinchiaturo.
  • in provincia di Isernia: Acquaviva d’Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Cantalupo nel Sannio, Carpinone, Castel San Vincenzo, Castelpetroso, Castelpizzuto, Cerro al Volturno, Colli al Volturno, Filignano, Fornelli, Frosolone, Isernia, Longano, Macchia d’Isernia, Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Montenero Val Cocchiara, Monteroduni, Pesche, Pettoranello del Molise, Pietrabbondante, Pizzone, Pozzilli, Rionero Sannitico, Rocchetta al Volturno, Sant’Agapito, Sant’Elena Sannita, Santa Maria del Molise, Sessano del Molise, Sesto Campano, Venafro.

Possono accedere al bando le imprese già costituite in forma di società di capitali; possono altresì presentare domanda di agevolazione le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile e le società consortili di cui all’art. 2615-ter del codice civile. Sono inoltre ammesse le reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Le iniziative imprenditoriali devono prevedere:

  • programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
  • programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.000.000,00 (unmilione/00). Nel caso di programma d’investimento presentato da reti di imprese i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a euro 400.000,00 (quattrocentomila/00). 

Sono ammesse le spese relative a:

  • Investimenti:
    • a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
    • b) opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
    • c) macchinari, impianti ed attrezzature varie;
    • d) programmi informatici e servizi per le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
    • e) immobilizzazioni immateriali;
    • f) beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa secondo il modello «Transizione 4.0», ivi compresi i beni che utilizzano le tecnologie di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.
    • g) per le sole PMI sono altresì ammissibili, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo ammissibile del programma di investimento produttivo, le spese relative a consulenze connesse al programma medesimo.
  • Progetti per l’innovazione di processo e l’innovazione dell’organizzazione
    • a) personale dipendente limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività del progetto;
    • b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
    • c) ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti nonché servizi di consulenza e altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto;
    • d) spese generali derivanti direttamente dal progetto;
    • e) materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
  • Progetti per la formazione del personale
    • a) spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
    • b) i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, le spese di alloggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione;
    • c) i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.
  • Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
    • a) spese del personale del soggetto proponente, relativo a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
    • b) costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
    • c) costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
    • d) spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER. La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 75% degli investimenti e delle spese ammissibili relative alle spese di consulenza, a quelle degli eventuali progetti di innovazione di processo e di innovazione dell’organizzazione e per la formazione del personale e a quelli di ricerca e sviluppo sperimentale.

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it) a partire dalle ore 12.00 del 5 settembre 2023 fino alle ore 12.00 del 7 novembre 2023.

Le domande sono avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.

 

Fonte: Circolare 4 luglio 2023, n. 2075, Circolare 16 novembre 2017, n. 172470, Circolare 15 settembre 2017, n. 114766, Circolare 6 agosto 2015, n. 59282, Decreto 9 giugno 2015, Ministero dello Sviluppo Economico

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