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Cultura Crea Plus: chiusura bando

Esaurite le risorse chiude il bando rivolto alle imprese e ai soggetti del terzo settore colpiti dall'emergenza Covid e attivi nel settore culturale, turistico e della ricettività.

Volatilizzati in nemmeno due ore i 10milioni di euro stanziati sul bando Cultura Crea Plus.

Il Ministero della Cultura aveva disposto la riapertura, dalle ore 10.00 del 7 novembre 2022, con direttiva operativa n. 886 dello scorso 27 settembre. Chiude, oggi 7 novembre dalle ore 11:42,15 lo sportello per accedere al  bando Cultura Crea Plus.

Cultura Crea Plus si rivolge alle imprese e gli operatori del terzo settore danneggiati dalla pandemia e attivi nel settore culturale e turistico Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia prevedeva un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento fino ad un totale massimo di 25.000,00. 

Di seguito si riportano i contenuti essenziali dell'intervento Cultura Crea Plus, con l'indicazione dei soggetti beneficiari, degli investimenti ammessi e delle agevolazioni previste. 

Soggetti beneficiari

Cultura Crea Plus si rivolge alle micro, piccole e medie imprese e ai soggetti del terzo settore (onlus, imprese sociali, associazioni di promozione sociale) costituite alla data del 1° gennaio 2020 ed esercitanti al 31 dicembre 2020 attività economica riconducibile all’elenco dei codici ATECO ammessi (vedi allegati 1, 2 e 3 alla Direttiva Operativa n. 238 del 29 marzo 2021).

In particolare, con riferimento alla data di presentazione della domanda:

  • per le imprese costituite da meno di 36 mesi, la sede deve essere situata in una delle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia
  • per le imprese costituite da oltre 36 mesi e per i soggetti del terzo settore, la sede deve essere situata in uno dei Comuni ricadenti nelle “aree di attrazione” così come identificate dall’Allegato 4 alla Direttiva operativa n. 238 del 29 marzo 2021.
Requisiti di ammissibilità

Le imprese ed i soggetti di Terzo settore che presentano domanda per ricevere contributi a fondo perduto devono essere in possesso, al momento della presentazione della domanda, pena la decadenza, dei seguenti requisiti:

  1. essere attive alla data del 1° gennaio 2020;
  2. svolgere al 31 dicembre 2020 regolarmente attività economica rientrante nell’elenco dei codici Ateco ammessi (allegati 1, 2 e 3);
  3. essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese, per le forme giuridiche per le quali sono previsti tali adempimenti;
  4. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  5. non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  6. trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  7. aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero;
  8. non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER;
  9. avere unità locale in una delle Regioni ed essere regolarmente registrata presso la competente CCIAA; le imprese costituite da più di 36 mesi ed i soggetti del terzo settore devono avere unità locale nei Comuni di cui all’allegato 4;
  10. abbiano subito un impatto negativo sul fatturato documentato da apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis, nella forma di contributo a fondo perduto nella misura del 100% (cento per cento) delle spese ammissibili e per un valore massimo di 25.000,00 euro.

Spese ammesse

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese di capitale circolante, al netto dell’IVA, sostenute successivamente al 23 luglio 2020 e rendicontati entro 180 giorni dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione alle agevolazioni, concernenti le seguenti voci di capitale circolante:

  • a) materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti utilizzati nel ciclo produttivo caratteristico dell’impresa;
  • b) utenze fornite su immobili, strumentali allo svolgimento dell’attività siti nelle aree agevolabili;
  • c) canoni di locazione relativi ad immobili destinati allo svolgimento dell’attività siti nelle aree agevolabili;
  • d) prestazioni di servizi e prestazioni professionali connesse all’attività produttiva del soggetto beneficiario;
  • e) costo del lavoro dipendente, con esclusione dei contratti di tirocinio e stage, che non benefici di alcun’altra agevolazione, anche indiretta, o a percezione successiva, dedicato all’attività presso l’unità locale destinataria dell’aiuto post emergenza sanitaria Covid-19. Il costo del lavoro è determinato sulla base del costo aziendale annuo complessivo per risorsa e delle ore di lavoro;
  • f) spese per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, per esigenze connesse alle attività dell’impresa;
  • g) spese per l'apertura del conto corrente bancario dedicato alle spese richieste.

Esame delle domande

Le domande saranno esaminate in base all'ordine cronologico di presentazione. 

Invitalia entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione conclude il procedimento istruttorio ed emana il provvedimento di concessione, che indica le spese riconosciute a finanziamento, la forma e l’ammontare delle agevolazioni, i tempi per l’erogazione delle agevolazioni, gli obblighi del soggetto beneficiario e i motivi di revoca.  

Erogazione 

L’erogazione delle agevolazioni avviene su richiesta del soggetto beneficiario mediante presentazione di stati avanzamento lavori (SAL).

Il soggetto beneficiario può presentare al massimo due richieste di erogazione.

La richiesta di erogazione contestuale alla presentazione della domanda non può superare il 60% delle spese ammesse alle agevolazioni.

La richiesta di erogazione del SAL a saldo deve essere presentata entro 180 giorni dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione alle agevolazioni.

 

Le domande devono essere presentate esclusivamente per via elettronica secondo le indicazioni fornite sul sito www.invitalia.it.

Fonte: Direttiva operativa 27 settembre 2022, n. 886, Direttiva operativa 29 marzo 2021, n. 238, Decreto 10 dicembre 2020, Decreto 11 maggio 2016

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