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Covid-19, riapriamo e liberiamo il Paese?

Draghi ha dato il via libera ad una progressiva riapertura delle attività a partire dal 26 aprile ma da più parti si chiede di più, l'Italia è in ginocchio.

L'Italia si ricorda e celebra ogni anno, da 76 anni, il 25 Aprile, la Festa della Liberazione. Una ricorrenza per non dimenticare mai cosa significhi il concetto di "libertà".

Chissà, forse tra qualche anno ricorderemo anche il 26 aprile di quest'anno, anno secondo della pandemia, che porterà il Paese a riaprire scuole e attività all'aperto. Come il 25 aprile 1945 l'Italia potè rialzare la testa, buttando alle spalle una lunga e dura occupazione, il 26 aprile 2021 tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione, segnando l'avvio di una ripresa della vita economica e sociale.

"Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia - queste le parole di Draghi durante la conferenza stampa del 16 aprile - ma si fonda sull'idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l'uso delle mascherine e il distanziamento". Continuando poi così, "se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perchè la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti".

Le riaperture però sarnno graduali e con regole precise che già fanno molto discutere. Da una parte abbiamo la gara a chi cerca di prendersi il merito di questa sterzata "aperturista" del Governo Draghi, e dall'altra abbiamo la netta contrapposizione tra chi vorrebbe accelerare nelle riaperture, partendo anche dall'abolizione del coprifuoco, e chi invece vorrebbe proseguire su una linea più improntata sulla prudenza e sul prosieguo delle limitazioni.

Abbiamo chiesto a testimoni privilegiati il loro parere sulla possibilità e opportunità di dare un'accellerata alla cossiddetta riapertura del Paese per far ripartire un'economia sull'orlo del collasso, e per cercare di frenare una tensione sociale nel Paese che diventa sempre più insostenibile.

 

Massimo Maria Amorosini

Direttore Responsabile Economia News

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