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L'industria in evoluzione: la Tavola Rotonda UGL Metalmeccanici del 9 Aprile fa il punto su Automotive, Siderurgia, Difesa e Innovazione

Si è svolta mercoledì 9 aprile, presso il Mood Hotel di Marina di Città Sant’Angelo, la tavola rotonda “L’Industria in Evoluzione”, evento centrale dell’Assemblea Nazionale UGL Metalmeccanici 2025, che celebra i 75 anni dell’organizzazione sindacale.

Un confronto di alto profilo su industria, lavoro e transizione, con la partecipazione di esponenti del sindacato, rappresentanti delle imprese e istituzioni locali e nazionali, moderato dal giornalista Massimo Maria Amorosini, volto noto del panorama dell’informazione economico-sindacale.

 

Un talk dinamico, tra visione e proposte concrete

Gestita con lo stile di un vero talk televisivo, la tavola rotonda ha visto alternarsi interventi incalzanti e domande su temi cruciali come: automotive, microelettronica, siderurgia, difesa, PMI, partecipazione, welfare, disabilità, formazione continua e innovazione tecnologica.

Automotive e Transizione: tra Stellantis e il ruolo del sindacato

Antonio Spera, Segretario Nazionale UGLM, ha aperto i lavori ponendo l’accento sulla importanza di difendere gli stabilimenti italiani e sul rischio occupazionale derivante dalla riconversione produttiva del settore auto:

“Servono scelte industriali chiare, una regia nazionale e il coinvolgimento reale dei lavoratori nei processi decisionali.”

Giuseppe Manca, Responsabile Risorse Umane e Relazioni Industriali di Stellantis Italia, ha assicurato l’impegno dell’azienda:difendere gli stabilimenti italiani

“Il dialogo con le parti sociali è per noi fondamentale. Scommettiamo sulla formazione interna, sulla mobilità professionale e su investimenti che tengano insieme efficienza e occupazione.”

Microelettronica, Siderurgia, Difesa: sfide tecnologiche e industriali

Angelo Mazzeo ha posto l’attenzione sulla fragilità tecnologica dell’Europa, ribadendo la necessità di investire in ricerca e sviluppo per ridurre la dipendenza dai grandi player esteri nel campo dei semiconduttori.

Daniele Francescangeli, sul fronte siderurgico, ha lanciato l’allarme sull’impatto sociale della decarbonizzazione se non adeguatamente sostenuta da politiche industriali di lungo periodo.

Adelmo Barbarossa, per il comparto Difesa e Leonardo, ha evidenziato la centralità strategica del settore anche in termini occupazionali:

“Leonardo non è solo innovazione militare: è un presidio tecnologico nazionale che deve restare in Italia e crescere insieme ai suoi lavoratori.”

PMI e Partecipazione: la sfida dell’inclusione produttiva

Luigi Marino, responsabile UGLM per le PMI e la partecipazione, ha rilanciato un tema caro al sindacato:

“Le imprese più competitive sono quelle che coinvolgono i lavoratori nei processi decisionali. La partecipazione è un’opportunità per tutti.”

Aurelio Melchionno, della Segreteria nazionale UGLM e Segretario Confederale UGL, ha toccato tre punti chiave: dazi, welfare e formazione continua. Ha sottolineato come il welfare aziendale – soprattutto sanitario – stia diventando “una nuova frontiera della contrattazione” e ha ribadito il ruolo strategico dei fondi interprofessionali per garantire occupabilità e crescita professionale.

Inclusione e diritti: il lavoro deve essere per tutti

Appassionato e diretto l’intervento di Vittoria Buccarini, responsabile nazionale UGLM Pari Opportunità:

“Nel mondo del lavoro non ci devono essere barriere, né per le donne né per le persone con disabilità. L’industria deve diventare inclusiva, accessibile e rispettosa delle differenze.”

Le istituzioni: una regia pubblica per lo sviluppo industriale

Molto atteso l’intervento di Tiziana Magnacca, Assessore della Regione Abruzzo con delega ad Attività Produttive, Ricerca Industriale e Lavoro:

“L’Abruzzo vuole essere un laboratorio di politiche industriali innovative. Vogliamo attrarre investimenti, ma anche formare competenze e sostenere il lavoro stabile e di qualità.”

A fare da ponte tra impresa e innovazione territoriale è stato Raffaele Trivilino, Direttore del Polo Innovazione Automotive di Chieti:

“La competitività nasce dal territorio. Il Polo è un modello di rete tra imprese, università, enti di ricerca e mondo del lavoro.”

Le conclusioni di Paolo Capone: un nuovo patto industriale

A chiudere la tavola rotonda, l’intervento del Segretario Generale UGL, Paolo Capone, che ha tracciato una visione ampia del ruolo del sindacato nella transizione industriale:

“Il lavoro deve tornare al centro delle politiche industriali. Serve un nuovo patto tra Stato, impresa e lavoratori per affrontare il futuro con responsabilità e coesione.”

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