Assegno di ricollocazione, dal 30 giugno si possono presentare le domande
L'obiettivo è far ritrovare un lavoro a chi l'ha perso, a chi un impiego ce l'ha ma è intermittente, a chi è a rischio e già sta usufruendo della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, ma è senza impiego da almeno quattro mesi
Al via la sperimentazione dell'assegno di ricollocazione: dal 30 giugno si potranno infatti presentare le domande. L'obiettivo è far ritrovare un lavoro a chi l'ha perso, a chi un impiego ce l'ha ma è intermittente, a chi è a rischio e già sta usufruendo della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, ma è senza impiego da almeno quattro mesi. Come è presto spiegato: finanziando corsi di formazione individuale, ma con qualche paletto in più rispetto al passato. "Potranno infatti riguardare esclusivamente percorsi professionalizzanti che abbiano ottenuto il riconoscimento della Regione - ricorda l'assessore Cristina Grieco - e realizzati da agenzie formative accreditate nei settori dove maggiore è la ricaduta occupazionale: una scelta che sarà fatta dal lavoratore assieme all'operatore del centro per l'impiego". La giunta aveva annunciato a maggio che la Toscana sarebbe stata la prima regione in Italia a sperimentare la misura, prevista dal Jobs Act ma che a livello nazionale non sarà definita prima della fine dell'anno. Ora c'è la firma del decreto, con l'avviso che sarà pubblicato sul Burt. A disposizione ci sono cinque milioni. Tre milioni e 900 mila euro sono destinati ai voucher veri