Cultura Crea 2.0: al via alle domande
Al via alla nuova versione di Cultura Crea destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell'industria culturale e turistica nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Le agevolazioni sono composte da un finanziamento a tasso zero e da un contributo a fondo perduto, con una premialità aggiuntiva per le imprese giovanili, femminili e con rating di legalità.
Il Ministero della cultura ha introdotto, con Decreto 10 Dicembre 2020, una serie di modifiche ed integrazioni allo strumento "Cultura Crea", il programma, gestito da Invitalia, per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il 26 aprile 2021 partirà Cultura Crea 2.0, la nuova versione di Cultura Crea destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell'industria culturale e turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva 29 marzo 2021, n. 237 del 29 marzo 2021. La stessa Direttiva stabilisce che dalle ore 24.00 del 29 marzo 2021 venga chiuso il vecchio sportello di Cultura Crea. Diponibili le FAQ su Cultura Crea 2.0.
Di seguito si riportano i contenuti essenziali delle tre linee di intervento, con l'indicazione dei soggetti beneficiari, degli investimenti ammessi e delle agevolazioni previste.
Incentivo per la "Creazione di nuove imprese nell'industria culturale" | |
Obiettivo | Sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell'industria culturale che vogliono avviare un'attività nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. |
Soggetti beneficiari | Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni:
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Investimenti finanziabili | Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente i programmi:
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Agevolazioni | Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità. Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni. |
Spese ammesse | Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:
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Incentivo per lo "Sviluppo delle imprese dell'industria culturale" | |
Obiettivo | Consolidare e sostenere l'attività dei soggetti economici esistenti nella filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tradizionali e tipici, promuovendo la realizzazione di prodotti e servizi finalizzati all'arricchimento, diversificazione e qualificazione dell'offerta turistico-culturale nei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell'elenco delle aree di attrazione culturale. |
Soggetti beneficiari | Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
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Investimenti finanziabili | Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente i programmi:
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Agevolazioni | Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni. |
Spese ammesse | Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:
Sono, altresì, ammissibili le seguenti spese di capitale circolante nel limite del 50% delle spese di investimento complessivamente ritenute ammissibili, sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, entro e non oltre 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione dell’intervento. |
Incentivo per il "Sostegno ai soggetti del terzo settore dell'industria culturale" | |
Obiettivo | Sostenere la sviluppo e il consolidamento di imprese e di altri soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, ai servizi e alle attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata. Si applica nei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia inseriti nell'elenco delle aree di attrazione culturale. |
Soggetti beneficiari | Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni i soggetti del terzo settore in possesso dei seguenti requisiti:
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Investimenti finanziabili | Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente i programmi:
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Agevolazioni | Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono un contributo a fondo perduto fino all'80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità. Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni. |
Spese ammesse | Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:
Sono, altresì, ammissibili le seguenti spese di capitale circolante nel limite del 50% delle spese di investimento complessivamente ritenute ammissibili, sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, entro e non oltre 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione dell’intervento. |
Le domande devono essere presentate esclusivamente per via elettronica secondo le indicazioni fornite sul sito www.invitalia.it.
Fonte: Direttiva operativa 29 marzo 2021, n. 237, Decreto 10 dicembre 2020, Decreto 11 maggio 2016