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Rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici: proroga

Promuovere l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati. Contributi per un importo massimo pari a 75.000 euro.

L’incentivo Imprese Borghi promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori dei 294 comuni assegnatari delle risorse indicate nell’Avviso per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.

La dotazione finanziaria è di 188 milioni di euro previsti dal PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3) e Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” - Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”.

Il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato fino alle ore 18.00 del 29 settembre 2023.

La misura è promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.

Possono presentare domanda di finanziamento:

  • le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già̀ costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società̀ cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;
  • le associazioni non riconosciute;
  • le organizzazioni dotate di personalità̀ giuridica non profit;
  • gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 d.lgs. n. 117/2017, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS;
  • le persone fisiche che intendono realizzare un’attività̀ da localizzare nei Comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, purché́ esse, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata dal soggetto gestore, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni;
  • le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”, nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro - considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante - da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento

  • a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  • b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento ed attestare la congruità del prezzo;
  • c) opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi dell’iniziativa agevolato rientranti nella lettera a).
  • d) spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile:
    • a. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
    • b. utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
    • c. canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
    • d. prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
    • e. costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.

Sono previsti contributi a fondo perduto, nel rispetto del Regolamento de minimis, per un importo massimo pari a 75.000 euro, fino alla misura massima del 90% delle spese ammissibili.

Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di:

  • nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo
  • imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili

Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Le domande possono essere presentate online attraverso l'area riservata dalle 12:00 dell’8 giugno alle 18:00 del 29 settembre 2023.

 

Fonte: Decreto 23 agosto 2023, n. 933, Decreto 12 maggio 2023, n. 497

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