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Bonus investimenti al SUD: prorogato sino al 2022

La Legge di Bilancio 2021 contiene la proroga dell'agevolazione del credito d'imposta Mezzogiorno fino al 2022. Il cosidetto Bonus investimenti SUD è destinato alle imprese che effettuano l'acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna.

Il Bonus investimenti SUD prevede la concessione di un credito d'imposta su investimenti relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio nelle zone assistite della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il credito d’imposta è stato introdotto dalla legge di Stabilità 2016 e nel testo della Legge di Bilancio 2021 (art. 1 commi 171-172) è contenuta la proroga dell’agevolazione del credito d’imposta Mezzogiorno fino al 31 dicembre 2022

Di seguito si riportano i contenuti della misura, con l'indicazione dei soggetti beneficiari, di beni agevolati, del meccanismo di applicazione e del periodo di riferimento:

Soggetti beneficiari

Soggetti titolari di reddito d’impresa con riferimento agli investimenti legati all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.

Soggetti esclusi

L’incentivo non spetta alle imprese che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo e alle imprese in difficoltà, secondo la definizione comunitaria.

Investimenti agevolabili

Il credito d'imposta può essere concesso solamente agli investimenti in beni strumentali nuovi per:

  • la realizzazione di un nuovo stabilimento;
  • l’ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
  • la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.

Pertanto, vanno considerati esclusi tutti gli investimenti che non realizzino una fattispecie di investimento iniziale (ad esempio sostituzione di singoli beni strumentali) ed altresì gli investimenti in immobili e veicoli in quanto non richiamati.

I beni agevolabili che hanno diritto al bonus per gli investimenti previsti dal credito d’imposta Mezzogiorno sono riportati nel Documento OIC 16.

Importo investimenti agevolabili

L’agevolazione spetta per investimenti di importo massimo pari a:

  • 3 milioni (non più 1,5 milioni) per le piccole imprese,
  • 10 milioni per le medie imprese (5 milioni nella precedente disposizione)
  • 15 milioni per le grandi imprese.

La norma non prevede un importo minimo dell’investimento da realizzare, né all’interno di ciascun anno interessato, né complessivamente, con riferimento all’intero programma di investimenti.

Per le imprese agricole attive nella produzione primaria, della pesca e dell’acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, ove acquistino beni strumentali nuovi, l’agevolazione è concessa nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in tema di aiuti di stato del relativo settore.

Intensità di aiuto

Il Bonus investimenti SUD è differenziato in relazione alle dimensioni aziendali e all'ambito territoriale:

Ambito territoriale Dimensione di impresa Entità del contributo
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna piccole imprese 45%
medie imprese 35%
grandi imprese 25%
Molise e Abruzzo piccole imprese 30%
medie imprese 20%
grandi imprese 10%

 

Cumulabilità

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti i medesimi costi, a condizione che il cumulo, considerata anche la non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile Irap, non comporti il superamento del costo sostenuto.

 

Fonte: Legge 30 dicembre 2020, n. 178, G.U.R.I. 30 dicembre 2020, n. 322, s. 46, Decreto 23 aprile 2018, Provvedimento 29 dicembre 2017, Provvedimento 14 aprile 2017, Circolare 13 aprile 2017, n. 12/E, Decreto 4 gennaio 2017, Circolare 3 agosto 2016, n. 34/E, Risoluzione 4 luglio 2016, n. 51/E, Provvedimento 24 marzo 2016, n. 45080/2016, Agenzia delle Entrate

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